Adam Pastor, un ponte tra l'anabattismo pacifico e l'unitarianismo moderno

Adam Pastor (ca. 1510–1560/70), nato Roelof Martens (o Rudolph Martin) a Dorpen, in Vestfalia, fu una figura chiave nel panorama della Riforma radicale, noto per le sue posizioni antitrinitarie e il suo impegno nel promuovere un cristianesimo basato su un rigoroso monoteismo biblico. Ex sacerdote cattolico ad Aschendorf, abbandonò la Chiesa nel 1533 per unirsi agli Anabattisti, movimento che all’epoca includeva correnti pacifiche e correnti rivoluzionarie. Pastor si distanziò presto dalle tendenze violente, avvicinandosi alla branca pacifica guidata da Menno Simons .  

Le posizioni teologiche unitariane

La svolta decisiva nella carriera di Pastor avvenne con il rifiuto della dottrina trinitaria tradizionale. A differenza di Menno Simons, che aderiva a una cristologia melchiorita (secondo cui il corpo di Cristo non derivava da Maria ma era disceso dal cielo), Pastor sosteneva una "cristologia della concezione":  

- Nessuna preesistenza del Figlio: Per Pastor, Gesù divenne Figlio di Dio solo al momento del concepimento verginale (Luca 1,32-35), rigettando l’idea di una generazione eterna o di una preesistenza personale del Figlio.  
- Un solo Dio, il Padre: Basandosi su versetti come Giovanni 17,3 e 1 Timoteo 2,5, affermava che il Padre fosse l’unico vero Dio, mentre Cristo era un uomo in cui Dio dimorava pienamente, ma non una divinità coeterna al Padre.  
- Critica al Credo di Nicea: Considerava le formulazioni trinitarie come estranee alle Scritture, anticipando le critiche moderne alla cristologia dei Vangeli Sinottici.  

Conflitti ed eredità

Le sue idee gli costarono l’esclusione dalla comunità anabattista. Nel 1547, durante il sinodo di Goch, fu scomunicato da Menno Simons e Dirk Philips per le sue posizioni eretiche . Nonostante ciò, continuò a predicare lungo il Reno e in Vestfalia, fondando comunità note come Adamiti, che sopravvissero fino al XVII secolo . La sua influenza si estese anche in Polonia, dove contribuì alla formazione degli Unitariani polacchi, come testimoniato dal Catechismo di Racovia (1574) .  

Opere e pensiero
 
L’unica opera sopravvissuta di Pastor, Underscheit tusschen rechte unde valsche leer (Distinzione tra dottrina vera e dottrina falsa), è un trattato che affronta tredici temi dottrinali, dall’unicità di Dio al battesimo, insistendo sulla libertà di coscienza e rifiutando l’uso della forza in materia religiosa. Pastor argomentava che Dio stesso, se avesse voluto punire gli errori dottrinali, non avrebbe bisogno dell’intervento umano .  

Valutazione storica
  
La teologia di Adam Pastor, influenzata dall'umanesimo di Erasmo da Rotterdem, combina rigore biblico e apertura intellettuale. Pastor rappresenta un ponte tra l’anabattismo pacifico e l’unitarianismo moderno, enfatizzando l’umanità di Cristo e l’assoluta unità di Dio. La sua eredità, sebbene marginalizzata nel XVI secolo, contribuì a plasmare correnti teologiche successive in ambito unitariano.

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