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Visualizzazione dei post da febbraio, 2025

Lelio e Fausto Sozzini: pionieri dell’antitrinitarismo e del cristianesimo razionalista

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Lelio e Fausto Sozzini, zio e nipote, furono figure centrali nel panorama religioso del XVI secolo, protagonisti di una riforma radicale che sfidò i dogmi cristiani tradizionali, gettando le basi del movimento antitrinitario noto come Socinianesimo. Nati a Siena in una famiglia nobile di giuristi, entrambi incarnarono uno spirito critico e indipendente, seppur con percorsi distinti. Lelio Sozzini (1525-1562), formatosi in giurisprudenza ma attratto dalla teologia, viaggiò in Europa entrando in contatto con riformatori come Calvino e Melantone. La sua prudenza nel diffondere pubblicamente idee considerate eterodosse lo preservò dalle persecuzioni, ma la sua negazione della divinità ontologica di Cristo, visto invece come uomo elevato da Dio per obbedienza – lo rese sospetto sia ai cattolici che ai protestanti. Morì prematuramente a Zurigo nel 1562, lasciando scritti che influenzarono profondamente il nipote Fausto. Fausto Sozzini (1539-1604), cresciuto in un ambiente intellettuale vivac...

Commentario biblico unitariano - Luca 1,35

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L'angelo le rispose: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio. - Luca 1,35 "Lo Spirito Santo" è un nome usato per Dio quando la Sua potenza è in azione. In modo tipicamente ebraico, questo versetto equipara lo Spirito Santo alla "potenza dell'Altissimo". Maria sapeva di non avere rapporti con un uomo e capiva che la sua gravidanza sarebbe stata opera di Dio. Per lei, "lo Spirito Santo" era un nome di Dio che enfatizzava la Sua potenza invisibile. La Bibbia presenta molti nomi di Dio, e "lo Spirito Santo" è uno di essi. Questo è evidente perché Gesù è chiamato "Figlio di Dio" e "Figlio del Padre" (2 Gv 1,3), ma mai "Figlio dello Spirito Santo". Maria lo comprese e infatti lodò Dio dicendo che "il Potente" aveva fatto grandi cose per lei (Lc 1,47-49). "La potenza dell'Alti...

Michele Serveto: il martirio di un precursore della libertà di pensiero

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Michele Serveto, nato nel 1511 a Villanueva de Sijena, nel Regno di Aragona (oggi Spagna), è stato una figura centrale nel panorama teologico del XVI secolo. La sua vita e il suo pensiero teologico furono caratterizzati da una profonda ricerca della verità religiosa, che lo portò a scontrarsi con le autorità sia cattoliche che protestanti, culminando nella sua tragica morte. La vita Serveto dimostrò fin da giovane una spiccata intelligenza e una grande curiosità intellettuale. Studiò diritto all'Università di Tolosa, dove entrò in contatto con le idee della Riforma protestante. La sua formazione fu multidisciplinare: oltre al diritto, si interessò di teologia, medicina, filosofia e scienze naturali. Questa vastità di interessi lo portò a sviluppare una visione del mondo complessa e spesso in contrasto con le dottrine dominanti. Serveto viaggiò molto in Europa, soggiornando in diverse città come Lione, Basilea e Strasburgo, dove entrò in contatto con importanti riformatori come Giov...

Commentario biblico unitariano - Marco 2,7

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«Perché costui parla in questa maniera? Egli bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non uno solo, cioè Dio?» - Marco 2,7 Questo episodio, riportato nel Vangelo di Marco, riflette la reazione dei farisei di fronte alla dichiarazione di Gesù di perdonare i peccati di un paralitico. La loro accusa di blasfemia nasceva dalla convinzione che solo Dio avesse il potere di perdonare i peccati. Tuttavia, questa idea non trova un fondamento esplicito nelle Scritture, ma era radicata nella tradizione religiosa farisaica. Il verbo greco blasphēmeō (βλασφημέω), tradotto come "bestemmia", in origine non si riferiva esclusivamente al peccato contro Dio. Nel contesto greco, poteva indicare qualsiasi forma di mancanza di rispetto o danneggiamento della reputazione, sia verso una persona che verso una divinità. Nel caso specifico, i farisei considerarono un'offesa alla reputazione di Dio il fatto che Gesù si attribuisse il potere di perdonare i peccati. Tuttavia, la Bibbia non afferma ...